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Dai primi sintetizzatori progettati negli anni sessanta ad oggi di tempo ne è passato. Non ci soffermeremo ad elencare e citare i vari modelli che hanno fatto la storia dei synth, non è questo lo spazio giusto e nel web si trovano tutte le informazioni e le curiosità di cui si vuole disporre. Quello che invece è opportuno citare, è il fatto che col passare degli anni, questi strumenti sono passati ad essere da prototipi modulari sperimentali nelle mani di pochi tecnici "privilegiati", a macchine "componibili" disponibili e distribuite a livello industriale e quindi accessibili a tutti (o quasi). I sintetizzatori col passare del tempo si evolvono e trasformano, le dimensioni si riducono ad un unico "blocco", con costi di produzione minori e quindi un prezzo di vendita sempre più accessibile. Le caratteristiche al cospetto dei costi di produzione più bassi sono invece sempre più performanti e negli anni settanta e ottanta il syth diventa lo strumento principale per la Disco Music e la New Wave.
Così come per i computer, si è passati in breve tempo da "macchine" ingombranti che solo pochi tecnici sapevano far funzionare, a strumenti di dimensioni sempre più ridotte e prezzo di vendita sempre più accessibile. I sintetizzatori oggi sono strumenti super tecnologici con caratteristiche incredibili, indispensabili per chi vuole fare musica sia a livello professionale che amatoriale. Ci sono tanti modelli nel mercato per tutte le tasche, da quelli più accessibili e con caratteristiche per un uso semi-professionale, a quelli più costosi che sono dei veri e propri concentrati di tecnologia.
breve introduzione
COSA E' IL SINTETIZZATORE?
Il sintetizzatore è uno strumento elettronico con il quale si possono generare e modificare suoni, a proprio piacimento, agendo su forma e lunghezza d'onda, modulazione di frequenza, filtri e l'oscillazione. Il suono prodotto dal sintetizzatore viene generato dalla "frequenza" con la quale singoli impulsi sonori vengono ripetuti. Più alta è la frequenza e più ogni singolo impulso viene ripetuto ad intervalli più brevi fino a percepire un unico suono continuo. Un suono dunque di origine elettronica, "sintetico", con il quale possiamo generare una "interpretazione" sonora di uno strumento musicale.
Il risultato ottenuto è dunque una sintesi sonora, che abbinata ad un'interfaccia fisica (tastiera musicale), può essere usata per la composizione (melodia o arpeggi). Questa è una breve e per rimanere in tema, "sintetica" descrizione del principio del sintetizzatore (detto anche synth, abbreviazione di synthesizer). Naturalmente le macchine di oggi, ci permettono di memorizzare il setup dei suoni ottenuti nel database, e sfruttarli in maniera ben più pratica, rispetto a quelle modulari ideate e costruite anni fa. Con il principio del suono "sequenziale", si possono creare degli arpeggi, che verranno riprodotti in automatico, ad una velocità (o tempo) gestibile in tempo reale. E' questo il principio del sequencer, una delle funzioni incorporate nei sintetizzatori.
Nei sintetizzatori di ultima generazione è spesso presente anche lo step sequencer, per creare e quindi utilizzare durante l'esecuzione di un brano, una base ritmica. Grazie alla beat machine incorporata e alla possibilità di memorizzazione di più canali, oggi è possibile creare brani in post produzione completi, utilizzando una sola macchina e senza avere a disposizione una stanza piena di strumenti.
COSA SONO I SINTETIZZATORI ONLINE?
I sintetizzatori online non sono altro che sintetizzatori virtuali eseguibili appunto online, cioè in tempo reale via web, senza dover installare nessun software. In poche parole sono la riproduzione o l'emulazione (più o meno esatta) dei synth fisici, una "replica" digitale e utilizzabile direttamente da browser. Emulano cioè tutte le funzioni di un vero e proprio sintetizzatore, con un'interfaccia grafica che riproduce esattamente o in parte l'aspetto della macchina originale. Il fatto di essere "online" appunto, li rende accessibili a tutti, e gratuitamente. Il risultato? Che tutti noi possiamo avere una vasta gamma di sintetizzatori con molti preset e sequencer a disposizione.
Senza dover acquistare nessuno strumento musicale, possiamo creare e gestire i nostri timbri sonori, per comporre musica o effetti da incorporare ad altre creazioni. Non intendiamo che i sintetizzatori virtuali possano sostituire quelli "fisici". Un vero synth con una vera tastiera fisica, è sicuramente indispensabile per eseguire la propria musica, ma nulla ci vieta di poter "incrementare" la nostra "banca del suono" con questi programmi. Da precisare che in molti di questi sintetizzatori virtuali è presente la predisposizione MIDI. Così da poterli suonare utilizzando una tastiera fisica.
Sintetizzatori, sequencer, campionamenti di sintesi vocale, di effetti sonori ambientali e drum machine, sono tutto ciò che serve per creare, sperimentare e comporre la nostra musica, senza dover acquistare strumenti musicali fisici. L'evoluzione dei software dedicati per la composizione musicale e allo stesso tempo del World Wide Web e quindi di HTML (HTML5) e Java per la programmazione delle pagine internet, la realizzazione grafica, la "compatibilità" a determinate istruzioni, la sempre maggior potenza di calcolo dei nuovi processori per una minor e quasi assente latenza, sono la vera svolta che ci ha portato ai risultati di oggi.
Per fare un esempio pratico ho realizzato una semplicissima pagina web dalla quale potete avviare l'esecuzione di un suono, modificarne la frequenza e l'oscillazione agendo sui regolatori. Con grafica minimale serve solo per fare capire come utilizzando HTML per la programmazione di pagine web, si possano realizzare strumenti virtuali per suonare e gestire i parametri dei suoni. Naturalmente per creare un vero e proprio strumento servono molte più funzioni e un'interfaccia con una grafica accattivante e soprattutto di facile utilizzo. potete accedere alla pagina web di esempio direttamente cliccando su questo link.
Poter suonare in tempo reale, gestire database di suoni, modificarne il valore, la frequenza, la forma d'onda e poterne "sfruttare" una piena compatibilità MIDI, tutto da browser, ci permette di non dover necessariamente acquistare ed installare software dedicati. Questo è il motivo per il quale troviamo strumenti musicali virtuali eseguibili da browser sempre più performanti e ricchi di nuove funzioni. Il web così si trasforma e diventa anche "strumento" per musicisti.
COSA SONO I PLUGIN VST (VSTi)?
I plugin VST, abbreviato in VSTi, sono programmi, strumenti musicali virtuali che funzionano in un determinato ambiente software (programma host). Per VST (Virtual Studio Technology) si intende lo standard eseguibile di strumenti musicali virtuali, che spesso hanno tutte le caratteristiche di un vero synth fisico.
Dispongono di un'interfaccia grafica gestibile in ogni sua funzione tramite pulsanti e knobs digitali e si possono mettere in comunicazione tramite protocollo MIDI, ad una vera tastiera musicale fisica, così da ottenere un risultato che emula alla perfezione un vero sintetizzatore.
Per funzionare i plugin VST, hanno bisogno di un programma che li possa "ospitare" per renderli eseguibili. Questa è la differenza principale fra i sintetizzatori online (pronti all'uso direttamente da browser) e i plugin VST.
Alla pagina Strumenti VST, trovate quello che serve per usare questi sintetizzatori virtuali. Alla pagina Come collegare tastiera a PC, c'è un semplice tutorial per utilizzare tutti i Plugin VSTi con una qualsiasi tastiera musicale con la predisposizione MIDI.
I VST nascono nella seconda metà degli anni novanta e oggi sono molti gli sviluppatori che programmano questi plugin (se ne trovano di gratuiti e a pagamento). Alcuni strumenti gratuiti sono veramente completi e ben realizzati, altri presentano funzioni basilari da incrementare nell'eventualità di un upgrade alla versione "pro" a pagamento. Ci sono sintetizzatori virtuali, naturalmente a pagamento, con caratteristiche notevoli per un uso professionale, che spesso e volentieri superano in termini di performance quelli fisici. Ma fare oggi una vera e propria distinzione fra strumenti "fisici" e "virtuali" diventa sempre più difficile in quanto l'uno si avvale dell'altro.
Sempre più frequente è l'utilizzo di "tastiere mute" da utilizzare esclusivamente per eseguire e suonare strumenti virtuali da PC. Studiate e progettate per poter gestire da pulsanti o knobs fisici (reali) le tante funzionalità dei sintetizzatori virtuali. Ne sono un esempio molti VST progettati per essere suonati necessariamente da tastiera fisica e per averne una piena compatibilità. I software "host" ci danno inoltre la possibilità di eseguire nello stesso tempo più VST comunicanti fra loro, per disporre così di una "sala strumenti virtuale" completa, gestibile interamente da PC.